Ammonta ad oltre 150mila euro il risarcimento del danno che la ASL di Bari dovrà versare ai due fratelli di un uomo di 58 anni, deceduto nel marzo del 2021 nell’Ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta, dove si era recato per un malore causato da una reazione allergica, probabilmente per l’assunzione di un farmaco. Anche a seguito di un’apposita Consulenza Tecnica d’Ufficio, il Tribunale di Trani ha accertato la condotta omissiva dei medici e del personale sanitario del Pronto Soccorso del nosocomio molfettese.

In particolare i consulenti nominati dal Giudice hanno accertato come il personale in servizio in quel momento presso il “Don Tonino Bello” non abbia somministrato al paziente alcuna dose di adrenalina che, si legge nella sentenza, “nelle anafilassi di grado moderato è universalmente considerata un trattamento di prima linea, prescritto dalle Linee Guida”. Tale omissione avrebbe fatto perdere al paziente (che al momento del suo arrivo in ospedale era vigile e cosciente) la concreta possibilità di salvarsi. Accolto, dunque, il ricorso proposto dall’avvocato Antonio Calvani dell’Unione Nazionale Consumatori di Molfetta.

Una vicenda triste e dolorosa che ha indotto l’avvocato Calvani ad una serie di riflessioni e di esortazioni più ad ampio spettro.