Un debito, forse relativo alla cessione di droga, di 40 euro. Questo il movente, alla luce di quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Molfetta, che avrebbe spinto il 26enne Michele Lomuscio a esplodere due proiettili calibro 9 contro l’abitazione di un uomo di 35 anni. Sulla base degli elementi raccolti, il gip del Tribunale di Trani Lucia Anna Altamura ha disposto l’arresto di Lomuscio, eseguito nella giornata di ieri.

I fatti risalgono a mercoledì 20 luglio: un primo diverbio fra i due si è verificato intorno alle 22:30, quando l’arrestato avrebbe reclamato il denaro presentandosi davanti alla porta di casa del 35enne, che di rimando gli avrebbe rifilato un pugno in volto. Lomuscio, imbufalito, si sarebbe recato a casa, distante pochissimi metri e sempre in via Bixio, per poi fare ritorno al cospetto del civico 34 e sparare almeno due colpi contro la vetrina d’ingresso e altri due in aria, forse come segno di avvertimento, mentre il destinatario dell’intimidazione si barricava nella sua residenza insieme ai figli di 4 e 5 anni. Il successivo intervento dei carabinieri ha consentito di chiarire i diversi punti della vicenda. Decisiva la testimonianza del 35enne, che ha raccontato agli investigatori di dovere poche decine di euro all’arrestato in seguito all’acquisto di un quantitativo di marijuana, avvenuto un mese fa. Lomuscio è rinchiuso nel carcere di Trani in attesa dell’interrogatorio di garanzia.