“Gli episodi della notte di Capodanno e l’omicidio De Gennaro, raccontano di un tessuto criminale profondamente infiltrato nella comunità cittadina, davanti ai quali anche le agenzie educative provano una sensazione di impotenza e fallimento, benché non intendano assolutamente arrendersi”. È quanto sostiene in una nota il presidio di Libera di Molfetta che così interviene su quanto accaduto negli ultimi mesi in città. Tra gli episodi che hanno creato preoccupazione nella cittadinanza, c’è quanto successo la notte di Capodanno quando un gruppo di ragazzi, tra cui alcuni minorenni, hanno ribaltato un’auto facendo esplodere dei petardi nel vano motore: la gran parte di loro è stata raggiunta da misure cautelari eseguite dai carabinieri. Giovedì scorso invece, Dario De Gennaro di 23 anni è stato accoltellato a morte in un appartamento in ristrutturazione del rione Immacolata. Per l’omicidio si è costituto Onofrio De Pasquale di 29 anni che ora è in carcere. “L’efferatezza del delitto ci interroga sulle possibili azioni preventive, mirate a offrire opportunità di integrazione dei giovani in contesti lavorativi onesti”, continua la nota. Il presidio “confida nel lavoro dell’autorità giudiziaria” affinché possa sopire “la percezione diffusa di pericolosità e di insicurezza in determinati quartieri di Molfetta”. L’associazione annuncia l’adesione alla marcia della non violenza e della legalità, promossa dalle “parrocchie Immacolata, San Domenico e San Gennaro, in comunione con la Chiesa diocesana” che si terrà mercoledì prossimo alle 19. “È il momento di unire le forze sane e mettere in campo ogni iniziativa utile ad arginare la deriva pericolosa che la comunità cittadina da molto tempo subisce”, conclude.