Sono stati oltre una ventina gli accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Molfetta e con sospetta sintomatologia legata alla presenza dell’alga tossica sulle coste a sud e a nord di Bari. In particolare nei giorni a cavallo di ferragosto sono state 24 le richieste di aiuto al nosocomio molfettese, tra cui due bambini, con febbre alta, dolori alla gola ed addominali. Sintomi che, successivamente, hanno trovato i primi riscontri nei dati pubblicati dall’Arpa Puglia a seguito del campionamento svolto nella prima quindicina di agosto. La cosiddetta alga tossica si è affacciata sulle coste rocciose del barese in particolare su quella di Molfetta in cui la concentrazione è definita abbondante anche se non potenzialmente pericolosa con una densità pari a 10mila 367 cellule per litro con un limite imposto a 20mila. Concentrazioni più basse a Giovinazzo ed a Bari mentre quasi nulle a Mola di Bari e Bisceglie dove comunque a luglio erano completamente assenti.

I dati, spiegano da Arpa Puglia, non destano preoccupazione ma suggeriscono accorgimenti da parte dei bagnanti: «In quei luoghi dove è certificata la fioritura di Ostreopsis (nome della cosiddetta Alga Tossica) – spiegano gli esperti dell’Agenzia – è opportuno evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate, limitando il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare».

Il monitoraggio proseguirà come sempre nella seconda quindicina di agosto e fino a tutto settembre «con frequenza quindicinale su 20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie».