Home Cronaca L’ultimo saluto di Molfetta a Davide Farinola, giovane vittima della strada

L’ultimo saluto di Molfetta a Davide Farinola, giovane vittima della strada

Il dolore della madre, colpita da una nuova tragedia

È un giorno di dolore per la città di Molfetta che, questo pomeriggio, ha detto addio a Davide Farinola, il 16enne morto il 31 gennaio scorso in seguito alle lesioni riportate in un incidente stradale avvenuto lungo il sottopasso di via Terlizzi, all’incrocio con via Boccardi.

I funerali del ragazzo sono stati celebrati nella parrocchia di Sant’Achille da don Vito Bufi. Una chiesa gremita si è raccolta nel pianto silenzioso di parenti, amici e compagni di scuola del giovane. Su tutti, quello disperato di sua madre, straziata da una nuova terribile tragedia che ha colpito duramente la sua famiglia.

17 anni fa, quando portava suo figlio ancora in grembo, perse il marito Luigi, uno dei cinque operai deceduti nel disastro dell’autolavaggio Truck Center di Molfetta. L’uomo rimase vittima delle esalazioni dell’acido solfidrico di una cisterna. Non vide mai il figlio, che venne alla luce pochi mesi dopo la sua morte.

Una vita, quella di Davide, volata via troppo presto, come quei palloncini bianchi e blu, liberati in cielo fuori della chiesa, dopo la cerimonia funebre, come a voler raggiungere il ragazzo fino a lassù.

Migliaia di persone hanno atteso l’uscita del feretro, accolto con un lungo e rumoroso applauso, che ha accompagnato il 16enne nel suo ultimo viaggio. Fumogeni accesi per rendergli omaggio, da parte dei tifosi del Molfetta Calcio, la squadra nella quale militava il giovane, che giocava nell’Under 17. Nei giorni successivi alla tragedia, uno striscione è stato collocato all’altezza del sottopasso dove il ragazzo ha trovato la morte, con incisa la scritta “Ciao Davide, campione biancorosso”.

Un saluto che questo pomeriggio tutta la città, unita nella commozione, ha voluto rivolgere per l’ultima volta allo sfortunato ragazzo, giovane vittima dell’ennesima tragedia strada, che lo ha strappato all’affetto di chi gli voleva bene.

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